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Tema del mese di gennaio 2022 18/01/2022
Tema Del Mese
Amministratore

Spazio per la discussione comune del Tema del mese di gennaio 2022

Gianfranco Biagi 18/01/2022

Bella novità. Grazie

ferruccio piccinin 20/01/2022
Grazie A te e a Maura per questa opportunità. Nel tema di questo mese io scrissi un mio sogno che ti desidero condividere. Grazie di tutto.

La NUOVA POLIS…LA NUOVA ECONOMIA.
Una mia libera considerazione.
Molti credono e sperano in cuor loro che tra non molto si ritornerà al modo di vivere pre-pandemia. Io non credo che questo avverrà tanto facilmente né velocemente, d’altro canto ciò significherebbe che questi due anni di difficoltà, restrizioni, ansie, paure non ci hanno permesso di analizzare il nostro attuale modo di vivere.
Chiediamoci:
Siamo veramente felici della vita che stiamo vivendo e del COME la stiamo vivendo o piuttosto ci facciamo vivere dalla vita, dalle nostre abitudini, dalle nostre attuali necessità, dal nostro spazio di comfort?
Come spesso afferma Maurizio “dalla protesta è importante giungere alla proposta”.
Questi due anni sono stati difficili e ci avrebbero dovuto, a mio parere, insegnare cosa o come il nostro modo di vivere, nel tempo, abbia assunto connotati e comportamenti disarmonici rispetto a quello che un essere umano avrebbe diritto di vivere. Possiamo e dobbiamo, a mio parere, porvi rimedio, iniziando da noi stessi, reinventandoci riprogettandoci almeno inizialmente nella nostra mente, il nostro nuovo modo di vivere e, se lo desideriamo, i passi necessari per raggiungere tale obiettivo.
Ognuno di noi ha comprensibili “limitazioni” di famiglia, lavoro, denaro, alcuni purtroppo di salute, ma per un attimo facciamo un esercizio mentale cancellando queste limitazioni e sogniamo come desidereremmo vivere noi stessi.
LA POLIS è una COMUNITÀ costituita oltre che da PERSONE, anche da CITTÀ, PAESI, TERRITORI, INFRASTRUTTURE, ECONOMIA.
Quando parlo di comunità non parlo di comune, bensì una polis costituita da singoli individui che in forma di famiglia o anche singolarmente, mantenendo le proprie peculiarità e spazi privati, decidono di formare un gruppo basato su intenti, modi di vivere, progetti comuni e condivisi dai partecipanti.
Le nostre città ormai sempre più spesso sono diventate invivibili, inquinamento atmosferico, luminoso, acustico, elettromagnetico, ansia, stress, paure; si è perduto quel senso di COMUNITÀ che permette di essere PERSONE all’interno di una vera comunità che dovrebbe condividere ciò di cui dispone con i propri membri con l’unico scopo del benessere e della crescita degli stessi.
D’altro lato i nostri territori agricoli e montani, ancora oggi fonti di natura incontaminata aria ed energia pulita, si sono spopolati negli anni 70-90 e ancor prima con le emigrazioni, sull’onda della ricerca di un lavoro certo e sicuro nelle città, oggi peraltro non più facilmente ottenibile.
Una POLIS e una ECONOMIA ETICA si possono interrogare su questi aspetti e possono porre in atto misure che permettano un riequilibrio della vita nelle città e nei territori montani e/o agricoli.
Abbiamo la necessità di tornare in parte anche coltivatori in modo da non dipendere completamente dalle multinazionali, migliorare la qualità del cibo, e potendo utilizzare TRASPORTI A KILOMETRO UTILE con beneficio per la comunità e per l’ambiente.
Abbiamo la necessità di fondare comunità a misura d’uomo dove L’ALTRUISMO E LA CONDIVISIONE possano essere una regola accettata, condivisa e quotidianamente messa in pratica.
UNA ECONOMIA ETICA, CON UNA MONETA PARALLELA A CREDITO, dovrebbe “aiutare” coloro che stanchi della città vorrebbero migrare nei territori per dedicarsi a nuove attività agricole o artigiane e non solo. Potrebbero essere aiuti per l’acquisto o la ristrutturazione delle abitazioni, o per acquisire terreni ed alcuni di questi potrebbero essere acquisiti dalla comunità nascente.
Queste migrazioni dovrebbero essere precedute dalla intensificazione delle infrastrutture di comunicazione (trasporti, comunicazioni dati) FINANZIATI CON LA MONETA PARALLELA, in modo che i nuovi territori ripopolati non risultino delle enclave chiuse in sé stesse ma “collegate” alle città.
Immaginiamo vista dall’alto, una struttura stellare dove al centro sorge la città ridimensionata come numero di abitanti ma con molti più spazi verdi ed intorno anche distanti tante altre realtà più piccole collegate alla città con INFRASTRUTTURE VELOCI E GRATUITE.
In questo modo alcune attività per esempio amministrative, oggi esclusive della città potrebbero, grazie alle nuove comunicazioni dati in banda larga, FINANZIATE CON LA MONETA PARALLELA, essere effettuate anche nei territori, con notevole risparmio dei costi di trasferimento e di inquinamento da traffico con una distribuzione decentrata e capillare dei servizi sul territorio.
Quali i benefici:
PER LE CITTÀ, si libererebbero nuovi spazi verdi, aumenterebbe la disponibilità di appartamenti, sfitti o in vendita a prezzo equo, la disponibilità di locali commerciali per artigiani e piccoli commercianti, i QUARTIERI tornerebbero ad essere PICCOLE COMUNITÀ, l’inquinamento si ridurrebbe, i trasporti pubblici potrebbero tornare ad essere efficienti e gratuiti (economia solidale),
PER I TERRITORI, prima di tutto ci sarebbe un ripopolamento degli stessi con innegabile vantaggio per l’ambiente, i boschi per esempio tornerebbero ad essere puliti e controllati, con diminuzione di erosione del suolo ed incendi, corsi d’acqua ora controllati dai residenti potrebbero evitare i problemi delle piene, possibilità di coltivare cibo localmente, e non solo per uso personale, e poi la possibilità di vivere in ambienti salubri in contatto con la natura, e importante CREARE NUOVE COMUNITÀ.
Coloro che decidessero vivere nei territori ma di lavorare nella città sarebbero facilitati nel raggiungerla dai servizi pubblici ferroviari e non che sarebbero stati preventivamente adeguati.
Concludendo nelle città rimarrebbero le attività che non si possano spostare quali attività museali, conferenze, attività sociali, uffici centrali delle compagnie, attività legate al turismo.
L’ECONOMIA ETICA E SOLIDALE dovrebbe riservare un “bonus” sia a chi decide di rimanere in città e sia a coloro che si trasferiranno nei territori.
Affinché questi progetti di lunga durata possano divenire realtà sono necessarie alcune condizioni:
RICORDARE gli errori commessi, oggi con le nuove TECNOLOGIE A MISURA D’UOMO è possibile.
AGIRE IN PRIMA PERSONA E NON ATTENDERE L’ONDA DEL CAMBIAMENTO.
DISPORRE DI UNA POLIS E RELATIVA ECONOMIA ETICA.
Allora in questi due mondi CITTA’ e TERRITORI la vivibilità tornerebbe ad essere UMANA.
NON FACILE MA POSSIBILE.